martedì 26 settembre 2017

Valutazioni in ottica SEO per il naming dei prodotti continuativi

Prendiamo ad esempio una scarpa o un qualsiasi dispositivo elettronico. Molto spesso il marketing si è trovato davanti all'interrogativo (un vero e proprio bivio): cambiare il nome o continuare in scia quando si lancia sul mercato una prosecuzione e continuazione di un determinato prodotto. Oppure pensiamo all'universo dei detersivi, che è un campionario ricco di piccole variazioni su un nome storico, variazioni che spesso sanciscono i tanti passi in avanti di un prodotto consolidato. Ad arricchire il panorama di queste riflessioni circa l'opportunità di cambiare nome o continuare con "variazioni sul tema" oggi si affacciano nuove considerazioni che si possono fare in ottica SEO (Search Engine Optimization). Sappiamo tutti quanto difficile e strategico sia arrivare a mantenere determinate posizioni sui motori di ricerca e sappiamo anche quanto sia determinante l'anzianità sul web, la coerenza di contenuti, la stabilità di certe denominazioni e stringhe per la cosiddetta SERP. In questo scenario e data la rilevanza della vendita online, si può credere che sempre più si mostri come opzione preferibile quella del mantenimento di un nome per nuove generazioni dello stesso prodotto, soprattutto quando questo è già ottimamente posizionato sui motori. Questa almeno è una riflessione che mi viene da fare. Ma naturalmente possono arrivare sonore smentite dai professionisti della SEO.

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